Sentite anche voi questo brusio nell’aria? Questa sensazione di euforia, con un pizzico di superstizione che non guasta mia. Ho visto così tante persone tra ieri e oggi fare calcoli, che quasi sembrava di esser tornato a scuola. Mancano tre gare al termine di questo infinito campionato e la Cavese, con il punto strappato contro il Casarano, può dirsi più che soddisfatta visti i contemporanei pareggi di Nardò e Brindisi. Tra l’altro, domenica prossima, ci sarà proprio la sfida tra le due pugliesi, un assist meraviglioso che gli aquilotti dovranno cogliere per andare poi a giocarsela, con tutta tranquillità, a Brindisi. Veniamo alla partita di ieri:

In quel di Parabita, in un campo che definirlo neutro risulta una presa in giro, tutti si sono dovuti adattare (prendendo in prestito le parole di Troise): la squadra, che ha giocato su un sintetico, in un clima tesissimo e pesante, non solo per il meteo; tutti gli operatori che ci hanno permesso di assistere alla partita, tornati a casa appesantiti dai panni inzuppati di pioggia, ma con il cuore leggerissimo per la soddisfazione provata.

Un primo tempo davvero brutto, con il Casarano assoluto padrone del campo, culminato con l’errore in appoggio di Kevin Magri, sul gol avversario. Ci tengo a sottolinearlo perché è forse il primo in campionato per il nostro difensore, segno di una stagione vissuta ai limiti della perfezione ( e che di certo non verrà macchiata con questo neo)

Il secondo tempo invece rappresenta il lato opposto della medaglia: gioco frizzante, azioni pericolose, gol meritatissimo del pareggio grazie al moto eterno Emmanuel Cuomo (anche ieri tanti km macinati in mezzo al campo); addirittura siamo stati ad un passo dal ribaltarla, ma la “zona Gagliardi” ieri è stata detonata da un miracolo di Carotenuto. Peccato…

Questa domenica, trascorsa nel segno di Catello Mari, a 17 anni di distanza dal tragico evento, non può che dare la carica a tutto l'ambiente.

Con il Martina, domenica 23, anche in caso di vittoria non potremo contare sull’aiuto della matematica. Bisogna aspettare, portare pazienza, ma questo brusio in sottofondo cresce pian piano. Il treno per la C corre veloce, mancano 3 fermate al termine…

Sezione: Editoriale / Data: Lun 17 aprile 2023 alle 12:19
Autore: Manuel Senatore
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